Monday, March 26, 2007

300


Sono passati 10 anni ormai da quando mi son trasferito a Reggio Emilia, 10 anni "spezzati" da 10 mesi di militare e da un anno a Bologna, 10 anni, sembra ieri, sembra ieri che mi aggiravo per una cittadina sconosciuta, esplorando, cercando, cercando qualcosa da "fare", volevo scoprire similitudini e/o posti per adattarmi, per riempire il buco che si crea quando ti trovi a vivere in un posto che non è quello in cui sei cresciuto...
Il buco, la solitudine, la mancanza di amici vicini li riempii con i fumetti, la scoperta di una fumetteria, e la scoperta di una "biblioteca comunale" con una sezione fumetti (nel paese da cui venivo, la biblioteca era una stanza sola piena di vecchie enciclopedie).
La fumetteria mi permise di continuare e coltivare una passione che gia avevo, la biblioteca mi permise invece di scoprire e amare fumetti e autori che uno studente ventenne non avrebbe potuto permettersi di leggere.

Fu li che conobbi Bilal, Alan Moore, che riscoprii Manara, Crepax, Pazienza, grazie alla biblioteca ebbi la possibilità di scoprire nuovi mondi, nuove concezioni di fumetto, senza preconcetti li lessi tutti, da Spielgman a Quino, da Shultz a Miller...

Sin City, Ronin, 300...

Ho un ricordo vago del fumetto "300", credo di averlo letto non meno di 8 anni fa, mi ricordo di sicuro l'impatto visivo che ebbero le tavole di Miller su di me, la forza dei disegni, le inquadrature...

Ed è quello che con piacere ho ritrovato al cinema nella sua trasposizione in celluloide.
Un film visivamente splendido, ottime caratterizzazioni, costumi, scenografie, scenari, la desaturazione, la luce cavoli... la fotografia fantastica che permea gli scontri, la visione mi ha riportato le stesse senzazioni provate all'epoca della lettura del fumetto... Ti vien voglia di lanciarti in battaglia urlando "per spartaaaaa!"

Ed è questo che credo debba fare una buona storia, coinvolgerti, appassionarti.

Ho letto molte critiche alla ricostruzione storica, beh, nel mio piccolo credo che queste persone partano da un idea sbagliata, 300 NON è una ricostruzione storica, non è "Flags of Our Fathers" o "Lettere da Iwo Jiwa", 300 è il racconto di uno spartano, è la visione dell'unico sopravvissuto dei 300...

La voce fuori campo che ci racconta delle goffe bestie mostruose è quella del soldato rimandato a casa da Re Leonida, è lui che con partecipazione di racconta di un semidio alto il doppio del suo Re, di un essere deforme che li ha traditi, l'accampamento di Serse col "capro" che suona il banjo e le 100donne orgiastiche è la ricostruzione fatta da un soldato in base a dicerie e racconti serpeggianti tra le trincee, il cielo che diventa scuro per le frecce, gli esseri immortali che ti uccidono coi loro artigli...

E' il racconto enfatico di un soldato, un soldato che (ricorda chi eravamo) narra al suo popolo le gesta eroiche dei 300 uomini che combatterono un semidio e le sue orde mostruose per salvare la propria terra...

Non è storia, questo film (come il fumetto) non vuole essere "storiografico", anche se ci sarebbe da discutere sull'esattezza di molti scritti storici arrivatici, gia solo escludendo i refusi di alcune traduzioni, gran parte degli scrivani erano pagati dai Re, e i testi magari che non erano condizionati dai governanti non erano certo esenti da interpretazioni.

Credo sempre più fermamente che la storia sia fatta dagli storiografi.

Friday, March 16, 2007

New Born




Ed eccomi qui, in ritardo sui tempi, in anticipo sui contenuti, al momento giusto nei miei piani di dominio globale (o invasione multimediale...).
Eccomi qui, dopo un sito (cavoli hai il mio blog e non sai che ho un sito?!), dopo varie spammate sui forum eccomi apparire nel fin troppo abitato mondo dei blog.

Quello che vedrete qui (se mi seguirete) sarà un anteprima dei miei lavori, bozzetti a tempo perso o disegni finiti... Qualche "colore" buttato qui e li, o qualche pensiero da condividere...

Senza fretta... Senza scadenze... Quando ne ho voglia :)

Ben'arrivati!